giovedì 27 ottobre 2016

Step 09 - L' Abbecedario



A come Astaxantina

B come Bosa

C come Cromoterapia

D come Dalì

E come Eugène

F come Feng Shui

G come Griffin

H come  Habitat

I come Invertebrato

L come Lusso

M come Moda 

N come  Nocicezione

O come Oceano

P come Palinurus

Q come Qualità

R come Ricetta

S come Saggio

T come Tropomiosina

U come Uova

V come Veloce

Z come Zanzibar

STEP 08 - Cultura popolare: proverbi e superstizioni


In questo post ci imbatteremo nella ricerca di proverbi, superstizioni e detti popolari che contengano il color Aragosta.
Prima di fare ciò però cerchiamo di capire meglio cosa sono precisamente e perché i popoli sia in passato che nel presente elaboravano tali detti e tali credenze.




Il proverbio (dal latino proverbium) rappresenta un aforisma che contiene norme, giudizi, consigli espressi in maniera sintetica, molto spesso in metafora e in rima.
 Metafore o similitudini sono tratte da usi, costumi, leggende del popolo nella cui lingua è nato il proverbio. Ma molti proverbi sono comuni a più lingue diverse.
In genere si raccolgono e si studiano in quanto patrimonio culturale, testimonianza di epoche passate, sopravvivenza di esperienze un tempo importanti. Lo studio dei proverbi si chiama paremiologia.

La superstizione è una credenza di natura irrazionale che può influire sul pensiero e sulla condotta di vita delle persone che la fanno propria. Generalmente si concreta nel convincimento che gli eventi futuri possano essere influenzati da particolari comportamenti senza che si possa dimostrare o anche solo ragionevolmente desumere una relazione causale, fisica e scientifica appunto.

In linee generali si pensa che tali  superstizioni abbiano origine dall’ignoranza e dai timori dell'uomo. Nacquero in tempi lontani, quando il timore dell’ignoto prevaleva sulla ragione. Tale culto della paura era alimentato soprattutto da credenze religiose o dagli stregoni che, facendo leva sull’ignoranza del popolo, riuscivano a ritagliarsi un ruolo importante e necessario nella societa’.

Credenze Popolari

In Cina, all'interno delle abitazioni viene spesso utilizzata un'antica arte geomantica taoista: il Feng Shui.

Secondo tale arte l'utilizzo dei colori all'interno delle abitazioni è fondamentale.
Attraverso i colori infatti si può dare una determinata personalità ai vari locali.

Anche il color Aragosta compare tra i colori tipici di un'abitazione.

Esso viene infatti utilizzato prevalentemente all'interno delle cucine, poichè stimola l'appetito e simboleggia calore e tranquillità; due fattori ritenuti fondamentali all'interno di un'abitazione.
(Al contrario il Rosso in cucina, pur essendo un colore affine, non rispetta i canoni del Feng Shui poichè ritenuto troppo eccessivo).



Proverbi

Di seguito alcuni esempi di proverbi contenenti o l'aragosta intesa come crostaceo, in quanto richiama il colore stesso che lo stesso rappresenta, o il rosso colore,avente tonalità affini a quello ricercato.


   'Su cavunu narada mali de s'aligusta' (proverbio sardo).

    Il granchio parla male dell’aragosta.


'Rosso di sera, buon tempo si spera; rosso di mattina, la pioggia si avvicina'.

'U russe màlepile, fecéve la varve alle gaddìne' (proverbio barese) - 'Il rosso malpelo faceva la barba alla gallina'.
In passato le persone dal pelo rossiccio era ritenute più vivaci e furbe.


'Tutto il rosso non è buono, e tutto il giallo non è cattivo'.
Proverbio che invita a non generalizzare.

'A lobster loves water, but not when he's cooked in it '  (proverbio senegalese).
 (Un'aragosta ama l'acqua, ma non quando viene cucinata in essa).










domenica 23 ottobre 2016

Step 07 - Ciak si colora!




Uno degli aspetti fondamentali  di un film è lo studio dei colori.
Tale aspetto viene preso poco in considerazione dai telespettatori nel momento del giudizio del film stesso.
Al contrario però,  inconsciamente, la scelta dei colori e la scenografia rappresentano uno degli aspetti che più percepiamo e che danno al susseguirsi delle scene una certa inclinazione, un' identità, un certo 'colore' appunto.
Tale studio viene descritto attraverso l'analisi delle 'palette', ovvero quella gamma di colori che verranno utilizzati  per lo sviluppo delle scenografie e dei costumi.

Il color Aragosta e le tonalità ad esso affini vengono spesso riscontrati nel mondo del cinema.
Qui di seguito ne vengono riportati alcuni esempi:




Se mi lasci ti cancello (Eternal Sunshine of the Spotless Mind), film del 2004 diretto da Michel Gondry, con Jim Carrey e Kate Winslet.





I Tenenbaum, di Wes Anderson, 2001






  
 Le avventure acquatiche di Steve Zissou (The Life Aquatic with Steve                                              Zissou), film del 2004 diretto da Wes Anderson. 









Monsters & Co. (Monsters, Inc.), film d'animazione della Pixar, del 2001 diretto da Pete DocterLee Unkrich e David Silverman.







Pocahontas, di Mike Gabriel & Eric Goldberg, 1995





Edward mani di forbice, di Tim Burton, 1990







   

 Ponyofilm d'animazione giapponesedel 2008 prodotto dallo Studio Ghibli, scritto e diretto da Hayao Miyazaki basandosi sul racconto Iya Iya En della scrittrice giapponese Rieko Nakagawa, illustrato da Yuriko Yamawaki.



FONTI









venerdì 21 ottobre 2016

Step 06 - I colori nella scienza



In questo post cercheremo di analizzare l'entrata del color Aragosta nella storia della scienza.
Purtroppo è impossibile trovare dei chiari riferimenti a tale sfumature nei vari ambiti scientifici e tecnologici, di conseguenza ci soffermeremo sulla sua tonalità predominante: il Rosso.

Il Rosso, in quanto colore primario, più volte compare nei vari fenomeni o scoperte scientifiche che ricoprono un po' tutti gli ambiti come la fisica, l'astronomia, la medicina e tanti altri.

Partiamo da una delle prime scoperte che l'uomo fece in assoluto: Il Fuoco.
Ci concentreremo poi in particolare sull'ambito medico  e quello astronomico.


Scoperta del Fuoco 

La scoperta del Fuoco rappresentò una vera e propria svolta nell'evoluzione umana.
Grazie al controllo del fuoco infatti l'uomo riusciva a cucinare cibi, migliorando la nutrizione, a difendersi dai predatori, a spostarsi nelle ore notturne.
Questo diede quindi una grossa mano al raggiungimento di quello che era ed è l'obiettivo primario di ogni essere umano: la sopravvivenza.
 Il controllo del fuoco da parte dell'Homo Erectus avviene durante il Paleolitico Inferiore, periodo storico che va da circa 2,5 milioni a circa 120.000 di anni fa. Le prove più antiche dell'utilizzo del fuoco da parte dei primi ominidi sono state ritrovate in diversi siti archeologici nell'Africa orientale. 








I Globuli Rossi

globuli rossi sono le cellule più numerose del sangue: circa 4-6 milioni ogni millimetro cubo. 
Vengono chiamati anche emazie o eritrociti e sono prodotti nel midollo osseo. 
Nell'uomo e in tutti i mammiferi, sono privi di nucleo e hanno la forma di una lente biconcava.
Tali cellule contengono l'emoglobina, una proteina che trasporta ossigeno e anidride carbonica in tutto il corpo.
 Nei polmoni avviene lo scambio tra l'ossigeno (contenuto nell'aria inspirata) e l'anidride carbonica che si era legata all'emoglobina nel sangue venoso: l'anidride carbonica è così eliminata nell'aria espirata, impedendone l'accumulo nel sangue e l'ossigeno trasportato a tutti i tessuti dell'organismo. 
 I globuli rossi sono incapaci di movimento attivo ma sono elastici e deformabili, in modo da poter transitare anche nei vasi sanguigni più piccoli. Sopravvivono per poco più di tre mesi dalla loro immissione nel sangue circolante, dopodiché vengono catturati da cellule della milza e del fegato, dove vengono eliminati da cellule specializzate del sistema immunitario (macrofagi).









Cuore Artificiale
Se pensiamo al trapianto di cuore, pensiamo ad una cosa recente e ad un problema riguardante le ricerche degli ultimi decenni.
In realtà il primo cuore artificiale nella storia è stato rinvenuto in una mummia egizia scoperta da un gruppo di Archeologi nella valle dei Re, impiantato nel petto di una donna.
Secondo successivi studi tale trapianto avrebbe portato la donna alla morte qualche settimana più tardi dell'impianto.
Il primo trapianto moderno risale invece al 1982, con il Jarvik 7, uno dei primi modelli di cuore artificiale.
In questo caso il paziente, un uomo di 61 anni sopravvisse per 112 giorni.
Le successioni versioni furono chiamate CardioWest e SynCardia dove vennero ridotte notevolmente le dimensioni della console.
Tuttavia anche in questo caso erano presenti numerose limitazioni, come ad esempio i tubi di uscita dell'aria.

Tutto ciò portò negli anni ’90 allo sviluppo di una nuova tecnologia di cuori artificiali: nacque così AbioCor, un cuore elettromeccanico totalmente impiantabile, composta da un’unità toracica in titanio, una batteria interna, un controller e un TET– transferitore transcutaneo di energia interno. 
Sebbene AbioCor sia notevolmente più silenzioso e comporti un rischio di infezione decisamente minore, non è privo di svantaggi: innanzitutto a causa del peso elevato (di circa 2 kg) non è adatto a tutti i pazienti, e vi sono ancora dei dubbi sulla sua biocompatibilità e durabilità a lungo termine.
In conclusione la ricerca per il cuore artificiale 'perfetto' è ancora in corso.
Al momento non esiste un dispositivo che sia in grado di fornire una soluzione adeguata a lungo termine e per tutti i pazienti.



La scoperta di Marte 
Marte, nominata anche 'Pianeta Rosso' rappresenta un'importante scoperta spaziale con conseguenti esplorazioni spaziali.
Dagli anni sessanta sono state inviate verso Marte dozzine di sonde automatiche senza equipaggio.
Tali esplorazioni comportarono costi finanziari considerevoli dovuti anche ad un ammontare di missioni fallite.
Le prime osservazioni telescopiche rivelarono cambiamenti cromatici che furono attribuiti alla presenza di esseri intelligenti.
Marte è un pianeta roccioso, simile alla Terra ma con un diametro pari alla metà di quello terrestre e con una superficie desertica e fredda.
Marte deve il suo colore rosso perché gran parte della superficie e' coperta di rocce e sottili polveri,erose dagli antichi crateri vulcanici. 
Talvolta il vento scatena grandi tempeste di polvere e colore rossastro delle rocce deriva dalla reazione della loro superficie con l' ossigeno.

Infine per concentrarci sul colore di questo blog possiamo fare alcune considerazioni riguardanti l'aragosta e il colore della sua corazza.


La corazza dell'Aragosta

Tale argomento è stato al centro di alcuni studi scientifici in quanto durante la cottura del crostaceo è possibile notare un cambiamento di colore.

In natura la corazza dell'aragosta possiede astaxantina, un carotenoide – come il beta-carotene, che dà il colore arancione alle carote.
 L'astaxantina si lega alle proteine della corazza delle aragoste, e dei crostacei in generale, e tale legame ne fa cambiare il colore. A seconda delle proteine con le quali si lega, il colore può cambiare. In alcuni casi particolari può esserci il così detto effetto batocromo che trasforma il pigmento nel colore blu, oppure un effetto ipsocromo che fa cambiare il colore in giallo.
In generale quando le aragoste vengono cotte, le proteine subiscono una denaturazione (varia la loro struttura quaternaria, terziaria e secondaria) e l'astaxantina dona all'intera corazza dell'aragosta il 'color Aragosta' che ben conosciamo.

Step 05 - I colori nella musica



La ricerca del color Aragosta all'interno della musica può evolversi in due modi.
Da una parte, come nel precedente post riguardante la mitologia è bene concentrarsi sul colore più affine a quest'ultimo: il rosso.
In particolar modo i generi che verranno analizzati sono il pop e il rock.


Iniziamo nel 'lontano' 1993 quando Gianni Boncompagni, Giancarlo Magalli e Franco Bracardi scrivono per Raffaella Carrà  la canzone Rosso.
Tale pezzo viene riproposto con successo nel 1993 all'interno del programma Non è la RAI.
Successivamente nel 1994 anche la grande mina ne fa una cover inserendola nell'album doppio 'Canarino mannaro'.
Tale canzone descrive attraverso il colore rosso i sentimenti di nostalgia, di passione e di amore incondizionato della donna protagonista.



.. Rosso 
Un amore che non posso 
Ho comprato un gatto bianco 
Mi domando se ti manco 
Tante sere che non ballo 
Ho dipinto un quadro giallo 
Una camicetta rosa 
Non è un abito da sposa 
Forse sono pazza di te ..























Andando avanti nel tempo, e rimanendo sul genere pop e sul tema amoroso vi propongo un grande successo del 2001: Rosso Relativo, di Tiziano Ferro.
In questo caso il rosso, in quanto 'relativo' simboleggia un amore fragile e instabile.


..Il tuo è un rosso relativo
Senza macchia d'amore ma adesso
Canterà dentro di te
Per la gran solitudine e
Forza amati per questa sera
Che domani torni in te ma
Non ti diverte perché
Vuoi qualcosa di più facile..























Dall'altra parte della nostra ricerca possiamo invece ritrovare dei riferimenti al crostaceo che meglio richiama il nostro colore e che meglio lo rappresenta: l'Aragosta.

Nel corso degli anni infatti l'aragosta viene utilizzata in svariati testi.
Tra i principali esempi partiamo dal singolo Rock Lobster.

Rock Lobster è il primo singolo del gruppo musicale statunitense The B-52s, pubblicato nel 1978.Ha raggiunto la 56ª posizione nella classifica statunitense dei singoli e il primo posto in quella canadese.

..We were at a party
His earlobe fell in the deep
Someone reached in and grabbed it
It was a rock lobster
Rock lobster
Rock lobster
We were at the beach
Everybody had matching towels
Somebody went under a dock
And there they saw a rock
It wasn't a rock
It was a rock lobster
Rock lobster
Rock lobster
Rock lobster
Rock lobster
Motion in the ocean
His air hose broke
Lots of trouble
Lots of bubble
He was in a jam
S'in a giant clam
Rock rock
Rock lobster
Down, down
Lobster rock
Lobster rock
Let's rock!...





Infine tra i più giovani diventa celebre qualche anno fa la 'Canzone dell'aragosta irachena' tratta dalla famosa serie animata I Griffin.






venerdì 14 ottobre 2016

STEP 04 - I COLORI NEL MITO




INTRODUZIONE



Per comprendere il tipo di rapporto che lega i colori ai miti è necessario riflettere sulle sensazioni e gli stati d'animo che i primi suscitano nell'uomo. 
Nel tempo ai colori sono state associate valenze simboliche differenti tramandate sino ai giorni nostri che li legano a diversi ambiti come quello scientifico, psicologico, storico-simbolico, letterario. Da queste stesse simbologie nascono i miti più antichi che cercano di comprendere l'oscuro ritmo che regola l’universo, di colmare la sete di sapere dell'uomo associando il quotidiano ad un mondo in cui i protagonisti sono eroi e dei.

Ci sorge un dubbio: la percezione di tali colori è rimasta immutata nel corso degli anni? E’ la stessa per tutte le civiltà?
‘…
Carlo Magno, Dante, Machiavelli, Leopardi e Manzoni vedono veramente il rosso che noi stessi ammiriamo? ..’

‘..Quale, allora, l’importanza del colore nelle antiche civiltà?
L’alfabeto cromatica, spesso essenziale, rappresenta un insieme di simboli affascinante, in cui le arti, la moda suggeriscono  dignità, stato, gruppo di appartenenza, luogo e tipo di esistenza agli individui. Un monaco si veste in modo differente da un soldato, Casanova in maniera diversa da Clemente XIV...’   (Manilo Brusantin, Storia dei colori, Torino: Einaudi)


VITA e MORTE

Il colore rosso è associato ad immagini che evocano forti sensazioni come il sangue e il fuoco, rimanda ad un simbolo di vita o al colore solenne di sacrificio.
Il colore 'rosso' in passato venne associato alle parole 'vino' e 'sangue', con significati di virtù magiche di potenziamento e glorificazione della vita, quindi salute, giovinezza, e splendore. Secondo le civiltà antiche gli uomini e gli dei sono stati creati dallo spargimento del sangue delle divinità, e per questo motivo il sangue occupa un ruolo determinante nei sacrifici di purificazione. Attraverso l'unzione con il sangue si ottenevano infatti rigenerazione e ringiovanimento.
D'altro canto è inevitabile abbinare il rosso all'idea di guerra, battaglia, azione eroica, all'ardere degli animi in lotta, al sangue versato sul campo e alle divise militari. 




CIVILTÀ A CONFRONTO

‘..Le civiltà umane, infatti, sono civiltà cromatiche e solo cercando di determinare l’evoluzione e i caratteri che assumono nei secoli e nei millenni i colori stessi è possibile tracciare uno spaccato di gusti, mentalità, ideologie politiche e religiose...

In Egitto il rosso divinatorio e regale coesisteva e si contrapponeva a quello pericoloso del male. 

Nell’Antica Cina i cosiddetti uomini “rubizzi” erano i mariti duramente provati dalla vita matrimoniale, destinati certamente a morte prematura.
Nell'età Tardo-Imperiale romana la porpora perde il suo significato sacro, divenendo puro segno di superficialità a causa dello sfarzo e della ricchezza esagerati. Esso riacquisterà valore solo con l'avvento del Cristianesimo.




CITAZIONI


Ecco ora alcune citazioni appartenenti a diverse opere rappresentative della letteratura da cui si evincono vari aspetti che contraddistinguono il rosso.


De li occhi suoi, come ch’ella li mova 
escono spirti d’amore infiammati
( Dante, Vita Nova)




Con una palla vermiglia, di nuovo,
Eros chioma d'oro mi colpisce,
e mi invita a giocare
con una fanciulla dal sandalo variegato
( Anacreonte, 570 - 485 a.C. )





Or ci movemmo con la scorta fida
Lungo la proda del bollor vermiglio,
dove i bolliti facieno alte strida.
( Dante, Inferno, Canto XII )




MITI:



Il filo rosso del destino




"Unmei no akai ito" ovvero la Leggenda del Filo Rosso del Destino è una credenza orientale che ha origine in un’antica storia cinese che poi si è ulteriormente e maggiormente diffusa anche in Giappone.
Secondo la tradizione, ogni persona porta, sin dalla nascita, un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che lo lega in modo indissolubile alla propria anima gemella.
Il filo ha come caratteristica quello di essere lunghissimo, indistruttibile e invisibile e serve a tenere unite due persone destinate prima o poi ad incontrarsi e a stare insieme per sempre.
Può succedere che per la sua lunghezza, il filo possa aggrovigliarsi e quindi creare non poche difficoltà ai due innamorati prima che possano ricongiungersi l’uno all’altra ma è certo che qualsiasi sia l’ostacolo saranno sempre uniti e legati nel cuore e nell’anima.

Per saperne di più:
http://sakuramagazine.com/leggende-giapponesi-akai-ito-il-filo-rosso-del-destino/





FONTI RICERCA E IMMAGINI: